La Digital Transformation sta rivoluzionando il mondo del lavoro e per ogni azienda è ormai imprescindibile acquisire una visione chiara dell’impatto che avrà sulla propria organizzazione.
Un cambiamento che richiede figure strategiche specializzate nella ricerca, selezione e gestione del personale. Per questo motivo abbiamo deciso di inserire nel nostro team una professionista del settore, in grado di supportarci nel quotidiano e fornirci una prospettiva sempre aggiornata sulle reali esigenze dei recruiters.
La parola a Silvia Persechino, nuovo HR Manager di Arca24.
“Quando ho accettato questo incarico ho iniziato a pensare a cosa significasse essere un HR Manager in Arca24, ma prima ancora ci sarebbe da chiedersi quale sia veramente il senso di un HR Manager.
Al netto di quello che i mansionari ci raccontano o le macro-competenze di base che, chi ricopre questo ruolo deve avere, ci sono cose come personalità, attitudine, valori, ideali e momenti di vita che possono essere determinanti per svolgere al meglio questo ruolo.
Ho riflettuto molto su questi aspetti e quello che oggi voglio raccontarvi è la risposta che io mi sono data e che penso rifletta il bisogno di ogni azienda.
Molti vedono l’HR Manager come il detentore di poteri e segreti che se ne sta li arroccato nel suo ufficio alla ricerca di un sistema per far “funzionare le cose” – definizione ahimè veritiera in determinati contesti, per fortuna – mia e dei miei colleghi – poco attuale per la maggior parte delle aziende.
Un HR Manager è un professionista che possiede competenze specifiche – acquisite e consolidate negli anni – disposta a mettere il proprio bagaglio a disposizione dei colleghi.
Le aziende sono oggi in mezzo al guado, hanno superato anni critici soffrendo, perdendo capitali e talvolta morendo. Oggi assistiamo ad una rinascita. Come ogni rinascita sociale è caratterizzata dal cambiamento, da passaggi felici e passaggi faticosi, da innovazione, da speranze e soprattutto da competenze e caratteristiche rare.
In questo anno si è parlato molto di cambiamento e di diversity inclusion e si è capito come non esista in sé il concetto di diversity in quanto ogni persona porta con sé le sue peculiarità e le sue ricchezze, e in quanto tale è diversa da qualunque altra, quindi preziosa.
Il volere di vertici e imprenditori è che il prodotto o il servizio generato funzioni; lo scopo ultimo è alzare il fatturato, diventare leader di mercato e sbaragliare la concorrenza, offrire un servizio apprezzato, riconosciuto e utile. La vera domanda è: come? E soprattutto, siamo così sicuri che questi non siano, in qualche misura anche i desideri delle persone che lavorano in azienda?
Mi sono sempre chiesta che cosa volessero le persone in un’azienda e la risposta che mi sono data è che: vogliono essere serene nel quotidiano, sentirsi orgogliose di dire che lavorano in una precisa organizzazione perché essa ne valorizza l’unicità, vogliono stare in un ambiente capace di rispondere al senso di appartenenza di cui hanno bisogno, vogliono sapere che stanno andando nella giusta direzione con un’azienda di successo.
E’ molto probabile, quindi, che una persona che lavora e vive serenamente in un determinato contesto voglia mantenere quello stato di cose, ed è altrettanto probabile che se l’azienda cresce e il mercato la tiene come riferimento, chi lavora al suo interno diventi sempre più orgoglioso di farne parte.
La risposta al nostro interrogativo, quindi, arriva da sola: un buon HR Manager deve mettersi al servizio delle PERSONE, deve fare in modo che in azienda regni la serenità, che le PERSONE che entrano abbiano gli stessi desideri e gli stessi valori delle PERSONE che già la abitano, ma soprattutto deve poter garantire a chi sta in azienda di dire con orgoglio: “io lavoro qui!”
Un buon HR Manager è quella persona che coglie i bisogni dei propri colleghi, che li ascolta, che si sente parte dello stesso tutto e che fa in modo di far convogliare verso lo stesso scopo il lavoro di tutti.
Un HR Manager è un ponte, un facilitatore, un collante, un servizio… a volte anche una rottura di scatole e di equilibri, ma è guidato sempre da un unico scopo: rendere orgogliosi i propri colleghi.
Questo è quello che spero di riuscire a dare ad Arca24.
L’iniziativa “HR Voice” nasce con l’intento di condividere la mia – e la nostra – esperienza con tutti coloro che ci seguono e ci vivono nel quotidiano e, soprattutto, con chi ancora non ci conosce ma spero possa trovare in questo “angolo” un’occasione per farlo.
A presto, Silvia”.