Le strategie che i responsabili delle risorse umane utilizzano per reclutare e fidelizzare i dipendenti sono in continua evoluzione, caratterizzate da nuovi trend che cambiano e si arricchiscono di anno in anno. Stare al passo con le nuove tendenze è diventato quanto mai essenziale per non perdere i migliori talenti.
In quest’ottica il 2019 porta con sé una serie di nuove sfide per le risorse umane che impatteranno significativamente sui processi di ricerca e selezione. Di seguito abbiamo riassunto i cinque principali trend in ambito HR che domineranno nel nuovo anno:
Intelligenza Artificiale al servizio delle HR
Al primo posto si colloca l’Intelligenza Artificiale. Nell’ambito delle Risorse Umane l’IA offre delle opportunità fondamentali, poiché è in grado di analizzare e gestire i dati in modo efficiente ed efficace, permettendo all’essere umano di valorizzare il proprio tempo in azioni ad alto potenziale. Lo scopo quindi è quello di fare interpretare alla macchina una parte del processo a basso valore aggiunto, ma estremamente time consuming. Alcune attività in cui l’IA può davvero fare la differenza sono quelle di pre-selezione, l’analisi semantica ed automatizzata dei curricula e dei profili presenti nel database, così come le interviste e i colloqui virtuali ai candidati. L’uso dell’Intelligenza Artificiale al servizio delle HR permetterà di snellire e automatizzare molti processi, consentendo ai responsabili HR di concentrarsi su strategie e pianificazione, ai dipendenti di dedicarsi ad attività più stimolanti e gratificanti e alle aziende di creare valore aggiunto.
Employee engagement
Il tema dell’employee engagament è ormai tra quelli di maggiore spicco degli ultimi 5 anni. L’employee engagement si basa su fiducia, integrità e una comunicazione bidirezionale tra azienda e dipendente. Questo approccio influenza positivamente il successo di un’azienda, contribuendo alle performance organizzative e individuali, nonché alla produttività e al benessere del dipendente. Diverse aziende si stanno quindi concentrando su questo approccio, volto a valorizzare i propri talenti e a ridisegnare la propria cultura lavorativa.
Benessere al lavoro
Chi cerca un lavoro vede nel modo in cui un’azienda offre riconoscimento ai suoi dipendenti un riflesso dei valori che la animano. Per questo motivo uno stipendio adeguato è sicuramente importante, ma oggigiorno le persone sono sempre più alla ricerca di un ambiente lavorativo collaborativo e che unisce benessere mentale ed emotivo. Possibilità di carriera, stabilità dell’azienda, relazioni umane positive, qualità dell’organizzazione e degli ambienti del lavoro sono tutti elementi centrali per un lavoratore, che influenzano il benessere psico-fisico, e di conseguenza la produttività all’interno dell’azienda. Infatti, a differenza dello stipendio, che è solo un aspetto puramente “transazionale”, questi aspetti risultano cruciali per trattenere i migliori talenti.
Blind hiring
La ricerca e la selezione sono processi che per loro natura includono la soggettività; ciò significa che non sempre è semplice fare la scelta migliore quando si è alla ricerca di nuovi talenti. Il blind hiring è un nuovo processo che cerca di portare anonimità e oggettività nei processi HR, escludendo fattori discriminatori come età, sesso, razza e background educativo. Lo scopo del blind hiring è quello di valutare i candidati sulla base delle loro effettive competenze professionali e abilità personali. In questa prospettiva, i tradizionali CV e le lettere di presentazione saranno presto sostituite da nuove tecniche di assunzione, che garantiscano anonimato nei processi di ricerca e selezione e consentano di creare un ambiente di lavoro estremamente diversificato.
Mappatura competenze & soft skills
Mappare le competenze interne sarà fondamentale per capire quando affidarsi a professionalità interne e quando invece sarà necessario rivolgersi all’esterno. Allo stesso tempo la mappatura consentirà di analizzare le performance e capire quali percorsi di carriera le risorse possono affrontare. In questo processo stanno acquistando sempre maggiore rilievo le soft skills rispetto a competenze più tecniche. A questo proposito è bene accennare che nel 2019 avrà particolare rilievo anche la formazione. Le aziende potranno e dovranno sfruttarla anche in ottica di employer branding e talent acquisition. Infatti la presenza di un buon percorso formativo potrebbe fare la differenza nella scelta di un talento in cerca di una nuova occupazione.